MY.MA. = Myths & Masks of the Future

Il Progetto MY.MA. = Myths & Masks of the Future,  finanziato da E.A.C.E.A. – (CREA- CULT-2022-COOP),  inaugurato ai primi di Marzo a Bruxelles , afferisce a  quattro Paesi e cinque partners  – La Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno, Italia; il Centro Maschere Sartori di Abano Terme – Padova, Italia; le Cirq’O Vent di Montreuil-sur-Mer, Francia;  Teatr-A/Proscenium di Gliwice, Polonia; Open-Street A.I.S.B.L. di Bruxelles, Belgio-, nonché alla Fondazione Centro Studi Città di Orvieto in qualità di Partner Associato per la Parte Scientifica in collaborazione col Centro Maschere diretto da Walter Valeri.

Il progetto si basa sugli studi di Amleto Sartori sulla “Maschera Neutra”, che creò modellandola sul volto del pedagogo e attore Jacques Lecoq. Quest’innovazione, ispirata dalle teorie di Jacques Copeau ed Etienne Decroux, fu ideata per restituire all’attore la dimensione archetipica del teatro, allontanandolo dall’interpretazione iperrealistica e riportando al centro il corpo e il gesto, anziché la parola. Donato Sartori, figlio di Amleto, ha poi proseguito questa tradizione familiare, ampliando il ruolo della maschera nel teatro contemporaneo attraverso l’introduzione di “strutture gestuali” e “mascheramenti urbani”.

Oggi, questo prezioso patrimonio di teoria e pratica teatrale, custodito dal “Centro Maschere e Strutture Gestuali Sartori”, è la base di un ambizioso progetto di cooperazione che mira a promuovere un approccio innovativo all’uso della maschera nel teatro europeo. Attraverso la riscoperta delle sue radici antropologiche, il progetto intende rilanciare l’uso della maschera nelle arti performative popolari, recuperando quella dimensione rituale e collettiva del teatro in cui la comunità può ritrovare un legame autentico con il mito.

Il progetto, della durata di tre anni, include attività di ricerca scientifica, seminari, residenze creative, festival e vetrine internazionali, volte a orientare la creazione teatrale contemporanea verso nuovi miti e a permetterle di affrontare sfide cruciali del nostro tempo, come l’inclusione sociale e la sostenibilità. In questo scenario, la maschera e la formazione fisica dell’attore diventano strumenti di azione sociale, sperimentando percorsi inclusivi rivolti a persone con disabilità fisiche e mentali. Le forme archetipiche che si integrano negli spazi urbani diventano un mezzo per rivitalizzare le periferie e immaginare un nuovo equilibrio tra l’essere umano e l’ambiente, creando una risonanza tra teatro, società e natura.

DURATA
36 mesi (3 anni), da novembre 2023 a novembre 2025.

MYMA – Myths and Masks of the future